Come si è visto, investire in borsa comporta dei rischi che possono portare ad entusiasmanti guadagni o, al contrario, a cocenti perdite. Poiché obiettivo di un investitore non è quello di moltiplicare il capitale investito in breve termine (in questo caso è più consigliabile il superenalotto), bensì quello di conseguire un rendimento superiore all'inflazione, sono state messe a punto metodologie per ridurre il rischio di investimento e, di conseguenza, diminuire la possibilità di forti aumenti o riduzioni del valore dell'investimento stesso. Di tutte le metodologie la più affidabile è la diversificazione.

La diversificazione ha origine dal presupposto che:

se si acquistano azioni di una società, queste avranno possibilità di aumentare o diminuire di valore, anche in misura consistente. Al contrario, se si acquistano azioni di dieci società, difficilmente i titoli di tutte e dieci le società aumenteranno o diminuiranno contemporaneamente di valore, è più probabile che eventuali aumenti saranno compensati da eventuali perdite. Se si acquisteranno azioni di cinquanta società, il rischio sarà ancora inferiore. Per ridurre ulteriormente il rischio la diversificazione dovrebbe essere applicata ai settori (industriale, farmaceutico, minerario, chimico, alimentare ecc. ecc.). I settori, infatti, a volte si comportano come fossero un'unica azienda. Tutte le azioni appartenenti a quel settore aumentano o diminuiscono senza alcuna discriminazione circa le società emittenti. Un'ultima diversificazione consigliabile è quella geografica. Acquistare, cioè, azioni di società di paesi diversi. E' evidente che con pochi soldi a disposizione per l'investimento la diversificazione potrà essere minima (a questo ci pensano i fondi).

In ogni caso il miglior metodo per ridurre i rischi è il buon senso. Nessuno mai si sognerebbe di investire in francobolli o monete se non è buon filatelico o numismatico.

Per operare in borsa, alla stessa stregua, è necessario possedere le competenze tecniche per saper interpretare i bilanci delle Società, saper valutare gli effetti di una determinata manovra economica, conoscere il mercato di riferimento delle Società e così via. Purtroppo, molti si sentono "guru" in grado di operare per conto proprio, dando al "consiglio" dell'amico, ma mai si rivolgono a un professionista. Sarebbe come, in caso di problemi di salute o di giustizia, si volesse risolvere i problemi in prima persona invece che affidarsi al medico e all'avvocato.